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L'Angolo di Matesi: "QUALCHE QUESTIONCELLA LINGUISTICA".

Creato il 10 febbraio 2016 da Blog

L'Angolo Matesi:
La punteggiatura nei romanzi rosa sta cambiando. Nuove regole o errori?Teresa Siciliano affronta questa questione e ci fa alcuni esempi. Voi cosa ne pensate?
L'Angolo Matesi: Di recente ho notato che è in corso un notevole cambiamento nella punteggiatura dei nostri rosa. Prendiamo in esame un romanzo qualsiasi pubblicato da una casa editrice, ad esempio A lezione d’amoredi Meredith Duran (ma lo stesso discorso potrebbe valere per la maggior parte dei romanzi che ho letto ultimamente).Osservate l’uso della virgola nei seguenti passi:p.9 “avevano passato le domeniche sera a combinare marachelle in strada, e crescendo si erano raccontate tutto”La prima regola che ci è stata insegnata alla scuola elementare (almeno ai miei tempi) è stata che la virgola non va fra soggetto e verbo e neppure prima della congiunzione e. Qui la traduttrice o qualcun altro viola le regole, senza che si capisca il perché, dal momento che si tratta di due semplici proposizioni coordinate.Lo stesso vale per gli esempi seguenti:p. 61 “era chiaro che per lei era importante quell’informazione, e lui avrebbe valutato ogni possibile scambio”p. 61 “Il polso le accelerò, e lei si ritrovò a trattenere il fiato quando un volto apparve al finestrino”E qui da tutti i punti di vista sarebbe stato meglio, invece, mettere la virgola prima di quando.Nessuna giustificazione per i tre esempi seguenti:p. 71 “Il cuore le saltò in gola, e Nell si alzò in piedi”p. 71 ”C’è un quadro nella biblioteca di S. Maur, e ti giuro che io ho già visto quel posto.”p. 72 “Lui è un gran bel pezzo d’uomo, e ti sono grata per averlo convinto a liberarmi.”p.76 “ma conosceva una mezza dozzina di bei giovanotti, e quando avevano quel sorriso sulle labbra, una ragazza doveva stare attenta”L'Angolo Matesi: In questi casi si scimmiotta probabilmente il linguaggio parlato, che ha bisogno di inserire delle pause, indipendentemente dalle regole, per facilitare la comprensione.I grammatici (e io penso soprattutto a Serianni) ci insegnano che scritto e orale sono due modi di espressione totalmente diversi: quando si parla, ci si aiuta con il gesto, lo sguardo, l’intonazione e ad esempio è più facile far capire se parliamo sul serio o scherziamo. Quando si scrive, tutto si presta maggiormente all’equivoco. Celebre l’infortunio del primo traduttore inglese dei Promessi sposi, che considerò la definizione “un barbaro che non era privo d’ingegno” come un insulto a Shakespeare, mentre Manzoni faceva dell’ironia nei confronti di Voltaire e in genere dei critici soprattutto settecenteschi del grande drammaturgo.Per farsi capire, quando si scrive, si deve fare affidamento solo sulle risorse linguistiche. La punteggiatura non deve ricalcare il parlato, ma segmentare la frase in modo da facilitare la comprensione. Quindi le virgole servono a individuare le subordinate all’interno di un periodo e a non far perdere la bussola al lettore.Naturalmente, in talune occasioni si possono avere particolari esigenze espressive: pensate alla madre di Cecilia: “Portava essa in collo una bambina di forse nov’anni, morta”. Oppure ai celebri anacoluti di Renzo, tipo “I morti bisogna pregare Dio per loro”, che vogliono riprodurre il parlato di una persona incolta.Ma nelle frasi di sopra non c’è nessun motivo e nessuna giustificazione. E nel libro sono numerosissimi i casi del genere (più di una cinquantina). Lo stesso ho riscontrato di recente in tanti altri romanzi. Almeno quello della Duran ha il pregio di essere avvincente!Qualcuno potrebbe invocare la sacra libertà dello scrittore, ma, come dice la Mortara Garavelli, “Libertà non significa anarchia. Ignorare le convenzioni d’uso elementari non è motivo onorevole per infrangerle”. Ovviamente la letteratura sperimentale va per la sua strada e i posteri decideranno (per Joyce hanno detto sì, ma non è che tutti siano Joyce;e, personalmente, io preferisco la Woolf). Tutti gli altri generi narrativi, secondo me, devono porsi come obiettivo di facilitare la comunicazione immediata.
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